Ultimamente hai pruriti oppure rossori frequenti soprattutto in seguito a qualche alimento o sostanza ingerita? Probabilmente hai sviluppato qualche allergia, hai ponderato l’idea di fare un test per scoprire se ne soffri e ti hanno proposto il Prick Test. Qui troverai le indicazioni su che cos’è il Prick Test, come avviene l’esame e come leggere i risultati.
Prick Test: Che cos’è?
Il Prick Test è un test cutaneo di allergia che viene prescritto ed effettuato per identificare gli allergeni presenti nel corpo responsabili dell’attivazione dei sintomi nelle malattie allergeniche. Al contrario del Patch Test, che è un utile test diagnostico per i pazienti che presentano una dermatite allergica da contatto come quella al Nichel, il Prick Test viene spesso consigliato come screening degli allergeni di origine alimentare ed inalatoria ed è anche facile da effettuare, comporta un basso rischio per il paziente, è economico e soprattutto veloce: per leggere i risultati del Prick Test bastano poi pochi minuti. Il Prick Test è utile nella diagnosi di allergeni di pollini, muffe, peli di animali, acari della polvere e veleno di insetti.

Il Prick Test cutaneo viene effettuato per dimostrare atopia, cioè la predisposizione ereditaria alle malattie allergiche che solitamente si manifestano con disturbi come asma, eczema o rinite. Può essere effettuato anche su bambini piccoli ma si consiglia che abbiano compiuto almeno un anno di età, vista la scarsa reattività cutanea nei neonati.
Prick Test: Esecuzione
Il Prick Test cutaneo si esegue sulla superficie interna dell’avambraccio e nei bambini più piccoli può avvenire sulla pelle del dorso. Con un singolo Prick Test è possibile avere i risultati per un numero diverso di allergeni: a partire da solamente 2 o 3 fino a circa 25.
Ecco i passaggi che scandiscono il Prick Test:
- Il braccio viene pulito accuratamente con soluzione alcolica disinfettante o acqua e sapone
- L’avambraccio viene diviso in sezioni con un pennarello: ognuna corrisponde ad un allergene che si desidera testare così da avere una porzione di pelle separata per ognuno
- Sulla cute corrispondente viene posizionata una goccia di soluzione allergenica diluita
- La goccia viene attraversata da un minuscolo spillo che viene fatto penetrare per circa 1 mm
- Dopo un minuto l’acqua in eccesso viene tamponata con un fazzoletto e si attendono 15-30 minuti per la risposta cutanea
- I risultati sono basati sulla presenza di un ingrossamento o arrossamento della cute. Se sono presenti il test è positivo, in caso contrario è negativo. Il grado di positività viene valutato in base alla grandezza delle reazioni, che solitamente spariscono comunque nel giro di poche ore.

Cose da sapere prima del Prick Test
Il risultato del Prick Test può tuttavia essere un falso positivo o falso negativo: ci sono dei piccoli accorgimenti da adottare per evitare questo problema:
- Nel momento in cui si testano più allergeni è importante posizionare le gocce ad almeno 3 o 5 cm di distanza tra loro: questo perché la reazione positiva di un’area potrebbe influenzare la parte vicina e quindi rendere positivo un negativo
- La reattività della cute della parte superiore del dorso è maggiore di quella della metà inferiore della schiena, a sua volta maggiore rispetto a quella dell’avambraccio
- Durante la pollinazione la cute risulta più reattiva alle prove allergeniche e quindi potrebbe cambiare i risultati e causare delle positività di grado maggiore: anche durante le mestruazioni le donne registrano l’innalzamento dei livelli di reazione
- Il Prick Test deve essere eseguito su cute sana e senza lesioni e arrossamenti già presenti
- L’ago che inietta gli allergeni deve essere sterile e cambiato ad ogni somministrazione così come tutto il materiale che si utilizza ad ogni esame
Prick Test: Come leggere i Risultati
Terminato il test ci vorranno pochi minuti dopo i quali ti verranno consegnati i risultati dell’esame che vengono basati, come spiegato precedentemente, dal grado di arrossamento e ingrossamento dell’area in questione. I risultati del Prick Test sono molto sensibili (più del 90%), ma sono scarsamente specifici, infatti qualora dovessero risultare positivi saranno poi necessari altri esami che andranno a testare in maniera più approfondita il primo risultato. Infine il Prick Test evidenzia esclusivamente reazioni dipendenti dalle IgE, non intolleranze alimentari. I risultati positivi sono accompagnati da dei “+”, che indicano l’intensità della positività: si va da +, per indicare una reazione leggera, a ++++, per segnalarne una piuttosto intensa.